elezioni comunali: programma e candidati

admin 5 maggio 2014 0
elezioni comunali: programma e candidati

 

Firenze riparte a sinistra

Vogliamo riportare

a Sinistra

il Governo di

questa città

Programma della coalizione a sostegno

della candidatura a sindaco di Tommaso Grassi

Vincere le elezioni e amministrare Firenze: è l’obiettivo della Coalizione composta dalle

liste “Firenze a Sinistra con Tommaso Grassi”, ”Sinistra Ecologia e

Libertà” e ”Rifondazione Comunista sinistra unita, lavoro e diritti”

Un’amministrazione di Sinistra si fa guidare dalle idee e dai valori che le sono propri, dalla

passione e dall’amore per il compito che deve svolgere; un’amministrazione di Sinistra fa scelte

e pratiche quotidiane; un’amministrazione di Sinistra mette al centro del proprio agire le persone,

è attenta ai bisogni e ai diritti di tutti, ascolta ed elabora soluzioni che rendano migliore la vita

nella propria città.

Firenze deve tornare ad essere una città “a misura d’uomo” e merita un governo progressista,

laico, moderno, europeo.

Questa città pone al centro la cultura diffusa in tutte le sue espressioni e progetta un’offerta

culturale che non è concepita solo per i turisti, ma prima e soprattutto per chi la vive, e di

conseguenza per chi la città la visita; che propone una pluralità di volti e di esperienze.

A Firenze si deve aver voglia di venire non solo una volta per visitare gli Uffizi e Palazzo

Vecchio, ma per la ricchezza di proposte e iniziative. Insomma incentivare un turismo sostenibile

e “lento” attraverso una programmazione strategica: una città bella e viva e dove si vive bene è

più attraente anche per i turisti più esigenti.

Firenze deve porre come principio ispiratore una politica fondata sulla trasparenza e sulla

partecipazione. Una città che dà valore alle persone ed alla loro rappresentanza, in tutte le sue

forme, che valorizza il ruolo delle assemblee elettive, dal consiglio Comunale ai consigli

circoscrizionali, che ridisegna i quartieri quali organi di decentramento, da ripensare in un ottica

di città metropolitana. La Firenze dove ci piace vivere è un organismo” vivente: una città

pluricentrica.

Firenze deve essere una città che recupera e valorizza la sua vocazione di città promotrice di

pace, di dialogo interculturale, di parità di generi, un ponte fra Europa Occidentale ed Orientale,

fra Nord e Sud del Mediterraneo.

Firenze merita di essere governata con politiche che hanno a cuore il bene pubblico e che quindi

considerano la garanzia dei servizi ai cittadini come un obiettivo imprescindibile, una città che

promuove e valorizza i beni comuni.

Firenze merita una politica che ha cura all’ambiente come motore per una ripartenza

dell’economia; che attua politiche di lungo respiro che riducono gli effetti dell’inquinamento e i

consumi energetici; che è convinta che lo sviluppo del trasporto pubblico e della mobilità

sostenibile, della ciclabilità, della cura degli spazi verdi, sono obiettivi prioritari e non scelte di

emergenza per evitare le sanzioni della Comunità Europea.

Firenze deve essere una città interconnessa, sviluppata sulla base delle funzioni sociali e dei

bisogni delle persone che vi abitano, a misura di bambino e di anziano, delle donne e degli

uomini che vi risiedono e vi lavorano, cercando di rendere facile ciò che per alcuni è più difficile.

Firenze merita amministratori che tutelano i diritti di tutti i lavoratori, in primis coloro che

garantiscono i servizi essenziali per i cittadini.

Una delle parole chiave della Firenze che intendiamo costruire insieme è “condivisione”.

Condivisione degli spazi a partire dai luoghi pubblici, dai giardini e dalle piazze, ma anche dagli

spazi dismessi, da ripensare, e dagli spazi esistenti, da valorizzare, promuovendone l’utilizzo

sociale. Condivisione delle idee e delle esperienze dei cittadini e delle comunità, degli stili e

delle proposte che nascono e maturano in città.

Questo è lo spirito con cui vogliamo Governare Firenze, ed è importante al pari dei contenuti e

del merito delle proposte.

1 – LAVORO E DIRITTI

Firenze tutela i diritti di tutti i lavoratori gratificando coloro che fanno bene il proprio

lavoro.

La Firenze che vogliamo è spazio di relazioni e di significati, una comunità aperta e

accogliente, che fa sentire a casa propria tutte le persone che vi abitano, anche per un

breve periodo, una città solidale, che si prende cura dei bisogni plurali delle persone, che

promuove l’integrazione e previene lo sviluppo delle nuove marginalità.

Firenze tutela i diritti di tutti i lavoratori gratificando coloro che fanno bene il proprio lavoro: dai

dipendenti comunali a quelli dell’Ataf, da quelli del Maggio Musicale a quelli delle società

sportive e delle biblioteche; non dimentica i lavoratori degli appalti al massimo ribasso come se

esternalizzare volesse dire abdicare alle proprie responsabilità; sostiene con convinzione che il

Primo Maggio è la festa di tutti. Di tutti i lavoratori.

Innovare e condividere: concetti chiave per difendere le imprese esistenti e crearne di nuove.

Condividere risorse, competenze, luoghi di lavoro (coworking), e favorire così lo sviluppo di

start-up, la nascita di imprese innovative e sostenibili. Essere un punto di riferimento per chi

opera in città e vede erodere la propria capacità imprenditoriale; sostenere la qualità e quindi

l’artigianato, la filiera corta, la qualità e tipicità alimentare. Essere garante della legalità

sviluppando i progetti di microcredito e di lotta all’usura.

Un esempio virtuoso per tutti è l’accordo individuato con i commercianti e residenti di San

Lorenzo che salvaguarda l’integrità e la fruibilità della piazza, i posti di lavoro degli ambulanti,

la qualità della vita. I banchini avranno dimensioni ridotte, saranno realizzati secondo un

progetto condiviso che qualifichi l’arredo urbano e dia continuità alla vocazione storica del

mercato; saranno collocati solo su un lato per consentire il passaggio del nuovo bussino e

saranno fissi per evitare spostamenti rumorosi; il marciapiedi lato negozi sarà ampliato per

consentire il passaggio dei disabili e dare maggiore respiro ai negozi. A fronte di questo accordo,

i commercianti si impegnano a sottoscrivere un protocollo di qualità e di tipicità dei prodotti. Un

Comune dunque che non impone né censura, ma responsabilizza e favorisce la mediazione e il

raggiungimento di un consenso frutto dell’azione virtuosa di tutte le parti.

La Firenze che vogliamo è spazio di relazioni e di significati, una comunità aperta e accogliente,

che fa sentire a casa propria tutte le persone che vi abitano, anche per un breve periodo, una città

solidale, che si prende cura dei bisogni plurali delle persone, che promuove l’integrazione e

previene lo sviluppo delle nuove marginalità.

Firenze deve connotarsi chiaramente come città antirazzista, antifascista che contrasta ogni

forma di discriminazione e violenza; che abbia l’ambizione di assumere un ruolo di grande

respiro a livello internazionale, di progresso e di civiltà.

La violenza è un tema culturale e politico e come tale va affrontato: non può risolversi

semplicemente con l’inasprimento delle pene.

Il Comune di Firenze deve farsi carico dell’emergenza sociale della violenza di genere,

potenziando i finanziamenti a disposizione per i vari livelli di intervento.

Proponiamo di appropriarsi di una buona pratica come il “metodo Scotland”, applicato a Londra

con grande efficacia, per creare una rete fra tutti i soggetti coinvolti (Comune, centri

antiviolenza, forze dell’ordine, operatori sanitari) una “staffetta” che ripartisca il carico delle

responsabilità nelle diverse fasi di intervento e prevenzione, supportata da specifica formazione

mirata a riconoscere i segnali che rivelano situazioni a rischio.

Il Registro delle unioni civili non può essere ridotto ad un atto formale simbolico: tutte le coppie

che vi si iscrivono, devono avere accesso a diritti e servizi relativi a sanità, welfare e abitazione,

riconoscendo loro lo status di “famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo” come avviene

nel Comune di Padova.

Riguardo le coppie omosessuali, in attesa che il Parlamento approvi una legge che riconosca le

loro relazioni (come richiesto dalla Corte Costituzionale), ci impegniamo a trascrivere i

matrimoni celebrati all’estero (come stabilito dal TAR nella recente sentenza relativa al Comune

di Grosseto). Le famiglie con genitori omosessuali o trans devono essere considerate una risorsa

per la città, un’occasione che valorizza la pluralità di forme di famiglia.

A tutt’oggi il nostro Paese non è riuscito a dotarsi di una legge nazionale in materia di Ius Soli.

Bene ha fatto quindi il Comune di Firenze a garantire la cittadinanza onoraria a tutti quei

bambini, figli di genitori stranieri, che nascono e crescono nel nostro territorio. La nostra

coalizione si impegna dunque a continuare con questa buona pratica.

Vogliamo parlare non più di integrazione ma di interazione facendo dell’interculturalità il punto

centrale delle politiche del Comune in materia.

Il Comune di Firenze, in ogni occasione e in ogni sede, deve promuovere i diritti LGBTQI,

educare contro l’omotransfobia e al rispetto delle scelte di vita, compresa la sua parte finale

promuovendo e diffondendo il registro del testamento biologico.

La nostra città sarà attenta anche ai diritti degli animali. Costruire un rapporto corretto e

rispettoso verso gli animali, è un valore educativo e di civiltà; gli animali devono essere amici

nostri e dei nostri figli: a loro dobbiamo insegnare il valore della tutela della libertà e della

dignità di tutti gli esseri viventi. Saranno adottate tutte le misure necessarie perché questo sia

effettivamente garantito.

In quest’ottica anche la tutela del rispetto per tutte le scelte alimentari deve essere diffusa nelle

mense scolastiche e nelle strutture comunali dove sia prevista la somministrazione di alimenti e

bevande.

2 – CULTURA E TURISMO

La Cultura è il nostro primo punto: lo consideriamo l’asse strategico per il rilancio

economico ed etico della nostra Città. Una vera questione di Civiltà, una Civiltà che

rischiamo di perdere.

Cultura è consapevolezza, innovazione, interazione tra i cittadini, riscoperta dei mestieri,

storia della città, arti, musica, uno stile di vita sano.

Firenze è ricchissima di cultura storica ma non può essere un punto di arrivo: è necessario

confrontarsi col presente, con l’innovazione, con una visione policentrica della città che

riconosca dignità culturale anche alle periferie e ai luoghi non tradizionali.

La Cultura è il nostro primo punto: lo consideriamo l’asse strategico per il rilancio economico ed

etico della nostra Città. Una vera questione di Civiltà, una Civiltà che rischiamo di perdere.

Cultura è consapevolezza, innovazione, interazione tra i cittadini, riscoperta dei mestieri, storia

della città, arti, musica, uno stile di vita sano.

Firenze è ricchissima di cultura storica ma non può essere un punto di arrivo: è necessario

confrontarsi col presente, con l’innovazione, con una visione policentrica della città che

riconosca dignità culturale anche alle periferie e ai luoghi non tradizionali.

Abbiamo Istituzioni Culturali, Musicali, Artistiche di valore nazionale e non solo: bisogna

svilupparle, farle crescere, renderle facilmente fruibili, “rubare” le migliori pratiche di gestione.

Valorizzare competenze e professionalità è presupposto imprescindibile per pianificare e redigere

un piano gestionale analitico per ogni funzionalità del nuovo Teatro dell’Opera e delle altre

Istituzioni

La cultura non è finalizzata semplicemente al guadagno, alla svendita del patrimonio e al suo

sfruttamento economico: è necessario individuare programmi di riqualifica e tutela dei beni

culturali con progetti lungimiranti, sostenibili e rispettosi del patrimonio.

I Luoghi della Cultura (biblioteche, librerie…) sono un patrimonio da proteggere e accrescere,

una risorsa per il territorio: è necessario incrementare gli investimenti per l’acquisto dei beni

librari e informatici delle biblioteche, creandone di nuove in zone poco servite.

Firenze deve essere “il Luogo” dove ci siano le condizioni per realizzare progetti e proiettarli in

una dimensione più ampia di quella cittadina: l’incontro con la dimensione nazionale ed europea

facilita e sostiene lo sviluppo di creativi, artisti di strada, associazioni culturali e talenti

“underground” , giovani, finora penalizzati da una politica che non si è mai preoccupata di offrire

spazi adeguati. Nuovi luoghi di cultura in tutta la città.

Gli spazi vuoti però non servono, proponiamo quindi di concentrare gli investimenti per

realizzare infrastrutture (service audio e luci, palchi) e servizi (uffici stampa, permessi,..) che

diano agli artisti la possibilità di concentrarsi sulla qualità. La logica è quella degli Hub, già

sperimentati con successo a livello europeo: spazi di attrazione, produzione e veicolazione di

idee. Chi avrà necessità dello spazio potrà presentare un progetto ed usufruirne, previa rapida

approvazione, per il tempo necessario. I compensi deriveranno dagli introiti degli eventi che in

questo modo saranno al netto delle spese e della percentuale pattuita col Comune. Questa logica

rende più semplice l’integrazione con soggetti privati che sostengano gli artisti nelle loro

produzioni.

Nella stessa logica rientrano le programmazioni del Teatro della Pergola e del Maggio Musicale,

che dovranno rispettare i nuovi criteri del MIUR garantendo un impegno produttivo che

coinvolga i lavoratori dello spettacolo della città.

Conseguenza naturale di questa nuova concezione è la realizzazione di un grande Centro di Arte

Contemporanea, che segua la logica dell’Hub.

Firenze deve tornare ad essere quel riferimento internazionale che per secoli l’ha contraddistinta

e l’ha resa punto di riferimento della cultura in tutto il mondo.

Le proposte culturali per i turisti e per i residenti devono essere ripensate in chiave di mobilità

sostenibile, coordinandole con offerte promozionali in collaborazione con le aziende di trasporto

pubblico.

Musica dal vivo Firenze deve investire per la tutela e la valorizzazione dei locali che fanno

musica dal vivo puntando prioritariamente sugli aspetti culturali e artistici e sul giusto compenso

dei musicisti.

Tassa di soggiorno Valuteremo la possibilità di riequilibrare le tariffe e ne certificheremo la

destinazione al miglioramento dei servizi cittadini.

Fiorino dell’Ospitalità In attesa che sia ristrutturata la legge di classifica si assegnerà un

riconoscimento alle strutture che rispondono a determinati requisiti di estetica strutturale,

efficienza dei servizi e cortesia.

L’assegnazione avverrà da parte di una commissione indipendente (gratuita) formata da

rappresentanti delle associazioni degli imprenditori e da esperti di turismo, oltre che da membri

delle associazioni dei direttori d’albergo e di operatori del turismo (SKAL). Tra i parametri

indispensabili il rapporto camere/nr.dipendenti.

Gli stessi Ospiti potranno contribuire segnalando il loro gradimento attraverso un form presente

sul sito del Comune.

Lo sport Una Città vivibile è una città dove la cura e l’attenzione per le persone deve avere come

scopo una diffusione capillare, a partire dalla prima infanzia fino all’età adulta, delle occasioni

per praticare un’attività fisica. Deve valorizzare le società sportive, in modo equilibrato e non

favorendo uno o l’altro sport, mettendo a disposizione sempre più spazi per un uso libero e

spontaneo dello sport e prestando particolare attenzione gli impianti del territorio verificando lo

stato e le necessità cittadini dal punto di vista dei corsi e dei servizi da essi offerti.

 

3 – AMBIENTE E TERRITORIO

La qualità della vita dipende dalla capacità di tutelare l’ambiente e di organizzare il

territorio. Il diritto alla mobilità pubblica e sostenibile è fondamentale perché le città

siano spazio di relazioni e di significati, così la lotta all’inquinamento e una decisa spinta

verso gestione dei rifiuti che ci permetta di raggiungere gli obiettivi del programma

Rifiuti Zero.

E ancora: riqualificazione degli spazi e costruzione di un corretto rapporto rapporto

corretto con gli animali sono punti qualificanti del nostro programma.

Firenze è tra le città più inquinate d’Italia, Legambiente ha lanciato l’allarme varie volte: “A

Firenze la concentrazione nell’aria di biossido di azoto (NO2) costituisce, insieme al particolato

fine e all’ozono, uno tra i maggiori problemi rilevati dall’indagine «Mal’Aria». La media dei

valori medi annuali, registrati dalle centraline urbane sul territorio comunale, dimostrano come

Firenze piazzandosi al 1° posto nazionale, in negativo, non è riuscita a rispettare i limiti

superando quello indicato dalla legge con un valore medio di 40 μg/m3.’ “

E’ evidente come una terapia choc contro l’inquinamento sia una priorità: nuove centraline di

rilevazione; incentivare l’uso di mezzi alternativi all’auto, soprattutto l’uso della bicicletta

attraverso un serio progetto di bike sharing, e la creazione di una rete funzionale e integrata di

percorsi ciclabili e pedonali.

E’ necessario incentivare economicamente, anche aumentando le colonnine di ricarica, l’uso di

mezzi elettrici.

Il diritto alla mobilità pubblica e sostenibile è fondamentale perché le città siano spazio di

relazioni e di significati, e non solo ostacolo da superare negli spostamenti tra casa e luogo di

lavoro.

Firenze può diventare ‘capitale della mobilità elettrica’: è un obiettivo ambizioso, ma in grado di

attrarre risorse economiche dai fondi europei; e deve essere l’amministrazione che per prima

investe anche risorse proprie per la diffusione dei mezzi elettrici tra la popolazione, nel parco

macchine del Comune e delle sue società partecipate.

Costruire un rapporto corretto e rispettoso verso gli animali, e il rispetto per la loro dignità, è un

valore educativo e di civiltà strettamente legato al rispetto dell’ambiente. Saranno adottate tutte

le strategie che impediscano l’utilizzo di animali in cattività o il loro maltrattamento (circhi, feste

e mercati, ammodernamento e la ristrutturazione di canili e gattili); sarà favorita la loro vita in

città con la diffusione capillare di aree cani attrezzate, la promozione delle adozioni e la lotta al

randagismo. Si provvederà all’installazione, nei giardini e nelle aree di maggior interesse storico

– artistico di distributori automatici di sacchetti biodegradabili per la raccolta degli escrementi

degli animali.

Saranno adottate strategie non violente per l’allontanamento dei volatili dai monumenti e

istituita una campagna contro l’utilizzo di bocconi avvelenati e per la diffusione delle bat box.

Sarà incentivata la costituzione di bioparchi e centri di recupero di animali.

Gli spazi della città devono essere fruibili: sono necessari progetti di riqualificazione delle

periferie e delle piazze, che mettano in campo concorsi di idee anche coinvolgendo i nostri

studenti degli Istituti d’Arte e dell’Accademia. Tutte le ville, i giardini e i parchi, devono essere

inseriti in un programma organico di valorizzazione e di fruibilità.

I cittadini da tempo chiedono di far tornare alla funzione pubblica come il Giardino dei Nidiaci e

i locali per la Ludoteca e di mantenere il Presidio Sanitario di S. Rosa o comunque di trovare una

soluzione alternativa all’interno del Rione. Ci sembra che queste proposte debbano essere

accolte.

Un ambiente sostenibile prevede edifici riqualificati sviluppando l’architettura di qualità e la

bioedilizia

La tutela dell’ambiente non può prescindere da una corretta gestione dei rifiuti che ha ricadute di

primaria importanza sullo sviluppo economico: tariffa puntuale e raccolta porta a porta

incrementano le percentuali di differenziazione, creano un’economia innovativa del riciclo,

abbassano le tariffe, e aumentano i posti di lavoro. Proponiamo la “Trash card” con

l’acquisizione di crediti, da detrarre dalle bollette o dalle multe, per i cittadini che riciclano oli

esausti e rifiuti tecnologici e tutti materiale che non è possibile conferire negli attuali cassonetti

della differenziata.

Ripensare ad una diversa gestione dei rifiuti che punti ad aderire e a raggiungere gli obiettivi del

programma Rifiuti Zero è una risposta all’utilizzo dell’inceneritore: la tecnologia e

l’impiantistica finora ipotizzate per l’ATO centro sono da considerarsi obsolete, antiquate,

costose ed insostenibili a livello ambientale.

Sempre in tema di gestione economica virtuosa dei rifiuti si inserisce il problema della gestione

razionale e sistematica delle eccedenze alimentari di ristoranti, mense pubbliche, supermercati:

intervenire efficacemente vuol dire collegarsi con il tema del contrasto alla povertà organizzando

la raccolta e distribuendo le eccedenze

4 – MOBILITÀ E TRASPORTI

Firenze può tornare ad essere una città a misura d’uomo, dove spostarsi per lavoro o per

svago sia un diritto e non un ostacolo da superare faticosamente. La mobilità deve

funzionare attraverso un sistema di integrato che funziona 24h su 24h, e permettere a tutti

di attraversare rapidamente la città senza usare per forza l’auto.

Un sistema di mobilità che funzioni è un sistema integrato che funziona 24h su 24h, e permette

di attraversare rapidamente la città senza usare per forza l’auto, rendendo agevoli gli spostamenti

a chi ha difficoltà motorie di qualsiasi origine.

La tramvia Firenze deve avere tutte le reti tramviarie di superficie, a partire dalle linee 2 e 3,

cancellando il sottoattraversamento del centro precedentemente ipotizzato (un progetto dannoso,

pericoloso per l’ambiente, inutile per una efficace politica dei trasporti ed esageratamente

costoso); già adesso è possibile attraversare Piazza del Duomo fornendo l’alimentazione elettrica

attraverso i binari, senza cavi e pali.

La tramvia deve essere estesa da Piazza Paolo Uccello al Galluzzo, Obiettivo strategico è il

potenziamento delle stazioni ferroviarie cittadine ed un servizio di trasporto pubblico integrato.

E’ inoltre necessario ampliare il percorso della tramvia verso Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino,

e collegare anche l’area a sud est verso il Comune di Bagno a Ripoli.

Questi obiettivi (soprattutto per quanto riguarda il passaggio della tramvia al Duomo) potranno

essere realizzati dopo un percorso partecipativo che si avvarrà anche degli strumenti propri del

Comune di Firenze.

Gli autobus Accanto all’ampliamento degli orari è necessario potenziare i percorsi protetti;

istituire linee brevi di quartiere (collegamento con la tramvia e verso i punti di principali di

interesse nei quartieri);pensare ad abbonamenti innovativi ed agevolati per promuovere l’utilizzo

del mezzo pubblico, con particolare riguardo alle categorie disagiate.

Sul lungo periodo sono allo studio soluzioni per verificare la possibilità di estendere il Trasporto

Pubblico Locale gratuito a tutti.

I parcheggi La creazione di parcheggi in centro, sotto le Piazze storiche, non risolve i problemi

della mobilità perchè in realtà attirano traffico; i parcheggi scambiatori collegati con mezzi

pubblici adeguati sono invece la risposta adeguata perchè alleggeriscono il traffico locale e

allontanano dal centro i giganteschi bus turistici. nella stessa logica la promozione del carpooling.

La ZTL

La realizzazione di una rete di trasporti efficiente renderà possibile una revisione delle

pedonalizzazioni che consente il passaggio dei minibus elettrici con il ripristino delle vecchie

ZTL e ZCS per scoraggiare il traffico privato; nonché, in previsione 2020, una ZTL che funzioni

per 24 ore al giorno.

Le piste ciclabili Una mobilità sostenibile non può prescindere da una estensione delle piste

ciclabili che hanno senso solo se in sede propria; la loro realizzazione deve dare priorità

all’utilità e non alla facilità di realizzazione; la diffusione delle rastrelliere deve essere

equamente distribuita in tutta la città e le zone da 30 Km/h devono essere estese.

La TAV E’ una questione vitale: la nuova Stazione sotterranea scollegata dal resto della città si

prospetta come un grande Centro Commerciale, una sorta di cattedrale nel deserto. Siamo a

favore dei Progetti di Superficie già presentati da Docenti dell’Università di Firenze e mai

valutati seriamente e pensiamo che non si debba procedere col Tunnel (costoso e pericoloso), .

Areoporto di Firenze Le funzioni specifiche di vocazione storica – quelle di City Airport – e il

lavoro ad esso collegato devono essere difese: ridimensionare l’attuale carico su Peretola

effettuando collegamenti efficienti con Pisa e con un sistema metropolitano di stazioni

ferroviarie, (Cascine, Cure, Piagge, etc). Non siamo d’accordo con l’ipotesi della Pista Parallela

che costerà centinaia di milioni di euro pubblici.

Oltrarno Merita una riflessione specifica: fra le aree del centro storico è quella che ad oggi è stata

meno colpita dagli effetti devastanti del turismo di massa e della mercificazione della città;

ancora esiste una convivenza tra residenti, attività produttive, turismo e svago che va

salvaguardata e migliorata. In questo senso metteremo in atto politiche che favoriscano il

mantenimento nel quartiere dei laboratori artigiani e frenino la fuga dei residenti.

Una politica lungimirante non prevede, come già accennato, il parcheggio interrato in Piazza del

Carmine (analogamente a Piazza Brunelleschi) ma

proposte concrete per la pedonalizzazione.

Nell’attesa di riorganizzare la viabilità cittadina col ripristino delle vecchie ZTL saranno previste

in Oltrarno delle staffe di attraversamento per l’accompagnamento di persone o consegnare di

merci, senza possibilità di sosta e che tengano conto delle attività della zona.

5 – WELFARE E SOLIDARIETÀ

Firenze non deve abbandonare nessuno e a questo scopo deve garantire servizi pubblici di

qualità. Come? Programmando in maniera graduale la fine delle esternalizzazioni per

tornare alla gestione diretta dei servizi da parte del Comune, ad iniziare dal servizio

idrico come espresso chiaramente nei referendum, e per il quale Firenze paga le tariffe

più alte d’Italia.

Irpef Una proposta equa è già stata validata dagli Uffici tecnici del Comune e farebbe aumentare

le entrate nelle casse pubbliche, caricando il peso maggiore sui redditi più alti: esenzione dei i

redditi fino a 28mila euro, applicando il massimale dello 0,8% a quelli sopra i 75mila euro annui.

Lavoratori autonomi Partite Iva, piccoli commercianti, artigiani, piccoli imprenditori sono

schiacciati dalla concorrenza delle grandi strutture e sono oberati di tasse.

Il Comune non ha competenze per ridurre queste imposte ma può rendere facili le cose difficili

perchè l’amministrazione deve essere alleata e non nemica del cittadino: iter burocratici

alleggeriti, sportelli unici on line, prestazioni e forniture pagate nei tempi stabiliti dalla legge,

autorizzazioni tempestive.

Fondi europei e nazionali Il Comune, insieme alla Regione, deve individuare e mettere a

disposizione strumenti per modernizzare le aziende e dargli respiro internazionale: fare

formazione, favorire i rifacimenti dei locali a risparmio energetico e con installazione di fonti

rinnovabili.

Fasce deboli Le condizioni di vita sono diventate sempre più difficili e sono state trascurate ed è

qui che occorre orientare la spesa. Noi crediamo che la priorità siano le famiglie numerose, con

disabili, bambini, anziani non autosufficienti; i lavoratori e i precari per i quali costruire progetti

per garantire un reddito sociale. Per loro definiremo un pacchetto coordinato con revisione nei

meccanismi di progressività delle tariffe di accesso ai servizi e di accertamento del reddito e

progetti di sostegno per l’accesso al credito.

Casa La casa come diritto fondamentale della persona è un bene imprescindibile per consentire

lo sviluppo della società, quindi la priorità è assicurare a tutti una e tenere conto nella

determinazione delle tariffe comunali di chi è in affitto o paga un mutuo.

Nel caso di anziani non autosufficienti, deve essere possibile avere l’opportunità di scegliere il

mantenimento a casa, e se la scelta sono le case di riposo le graduatorie devono essere trasparenti

e consultabili.

Attiveremo nuovi programmi di edilizia sociale con una forte caratterizzazione di solidarietà:

“co-housing”, “autorecupero”, “autocostruzione” sono stati finora promossi ma non realizzati.

Creare le condizioni di accesso alla casa, in locazione o in proprietà, costituirà un obiettivo

prioritario: il Comune agirà con i soggetti istituzionali presenti sul territorio perché mettano a

disposizione le risorse per concreti programmi di edilizia sociale, specialmente finalizzati alla

locazione a favore delle famiglie meno abbienti. La regolarità delle condizioni per accedere

all’edilizia sociale e ai contributi integrativi per il pagamento dell’affitto verrà monitorata agendo

con inflessibilità per i nuclei non aventi più titolo per superamento del reddito, per evitare abusi

che recano danno a chi ha veramente ha diritto e necessità di sostegno.

In quest’ottica, di concerto con le Associazioni del settore, gli Enti e le Agenzie preposte

rivedremo, attualizzandole, le regole che disciplinano la locazione degli alloggi di edilizia

residenziale privata e pubblica.

Sarà affrontata la questione delle occupazioni storiche abusive degli alloggi pubblici e privati con

l’avvio di un percorso pilotato e concordato, in sinergia con le forze istituzionali, per il

reperimento di soluzioni abitative alternative per le famiglie oggettivamente più bisognose.

Patrimonio immobiliare di edilizia pubblica Devono essere garantite la tempestività e la qualità

degli interventi per non immobilizzare consistenti parti del patrimonio che potrebbero essere

assegnate ai soggetti aventi diritto e quindi di vitale importanza, sarà la verifica dell’attività e la

convenienza economica dell’affidamento della manutenzione, costruzione e gestione del

patrimonio al soggetto gestore.

Il carcere di Sollicciano non deve essere una presenza “imbarazzante” ma una risorsa per il

nostro territorio. la scommessa è quella di far vivere la città ai detenuti come un’occasione di

incontro, crescita, futura integrazione. Fare formazione in maniera efficace significa dare ai

detenuti la possibilità di frequentare corsi organizzati sul territorio e, per gli istituti scolastici, di

prendere coscienza della “realtà carcere” in tutti i suoi aspetti e magari proporre un progetto stile

“adotta un detenuto” in ogni classe degli Istituti di Firenze.

Gli anziani, una risorsa La nostra società ha sempre più bisogno di avere uomini e donne attivi

fino all’età avanzata, ma l’età media della popolazione è cresciuta enormemente e così il numero

di anziani vicini alla pensione o già pensionati (alcuni attivi e in salute, altri, a vari livelli, con

difficoltà fisiche o psichiche) ma le difficoltà non possono ricadere sulle persone giovani che

lavorano. E, visto che sono tanti i “giovani” pensionati che desiderano rendersi utili e rimanere

attivi, dobbiamo impedire che questo capitale umano, venga lasciato inutilizzato: dobbiamo

fornire quindi i mezzi e le conoscenze per non essere tagliato fuori dal progresso e dallo sviluppo

della tecnologia e contribuire attivamente alla vita di tutti i giorni, senza essere un peso.

Firenze ha una grande opportunità in Montedomini con i suoi spazi e le competenze attualmente

sottoutilizzati: l’enorme complesso di via dei Malcontenti può tornare ad essere il centro di

attrazione per gli anziani fiorentini ed il polo dell’anziano attivo ed in salute. Un luogo bello

accogliente dove attrarre i cittadini affinchè l’interazione con la città svolga una funzione di

scambio vitale di esperienze.

Insomma una “città nella città”, uno “spazio servizi a misura di anziano”, fulcro delle attività

legate all’anziano, esempio innovativo da presentare a livello nazionale e non solo. Un luogo che

si deve e si può frequentare tutti i giorni e non solo per mangiare o per usufruire delle RSA.

6 – GIOVANI E OPPORTUNITÀ

Creare opportunità di vita e di lavoro, incentivare la progettualità è un obiettivo decisivo

se vogliamo resistutire ai giovani la speranza nel futuro e impedire la fuga verso luoghi

dove le occasioni ci sono davvero. Start up, co-working, co-housing, non sono nelogismi

ma contenuti importanti che generano scelte politiche e strategie che hanno dato e danno

risultati ottimi in molti paesi Europei.

La Movida Per tutelare davvero i residenti, i locali e i giovani è necessario definire delle regole

certe.

Vogliamo chiudere definitivamente la contrapposizione aspra e pesante che si è venuta a creare

tra residenti, gestori e frequentatori dei locali. Un patto serio che definisca obblighi e sanzioni

ma anche incentivi ai locali virtuosi e che includa norme che disciplinino l’azione dei

minimarket.

Sarà una scelta condivisa e concertata tra i diversi soggetti che stabilirà finalmente una

convivenza pacifica.

Questione abitativa Particolare attenzione deve essere prestata alle politiche abitative a favore

dei giovani, prevedendo una locazione calmierata garantita dal comune tramite accensione da

parte del Comune di una percentuale tra il 50 e il 100 % del costo di polizza fideiussoria a

favore del proprietario.

Vanno definite modalità operative e interventi concreti per l’ attivazione di appositi interventi di

autocostruzione o di autorecupero.

Opportunità Innovare e condividere: concetti chiave per difendere le imprese esistenti e crearne

di nuove. Condividere risorse, competenze, luoghi di lavoro (coworking), e favorire così lo

sviluppo di start-up, la nascita di imprese innovative e sostenibili.

Sempre in tema di start up è possibile che l’amministrazione si faccia promotrice di questi

progetti attraendo fondi europei, mediando con gli investitori locali e fornendo una struttura che

contribuisca alla formulazione della proposta progettuale (secondo il modello dell’Incubatore

universitario)

La riqualificazione delle periferie, delle piazze, dei Luoghi dismessi o non valorizzati della città

possono essere uno stimolo per l’elaborazione di progetti dedicati che mettano in campo concorsi

di idee e coinvolgano i nostri studenti, per esempio quelli degli Istituti d’Arte e dell’Accademia.

Cultura Firenze può diventare “il Luogo” dove esistono le condizioni per realizzare progetti e

proiettarli in una dimensione più ampia di quella cittadina: l’incontro con la dimensione

nazionale ed europea facilita e sostiene lo sviluppo di creativi, artisti di strada, associazioni

culturali e talenti “underground” , giovani, finora penalizzati da una politica che non si è mai

preoccupata di offrire spazi adeguati. Nuovi luoghi di cultura in tutta la città.

 

7 – SCUOLA E RICERCA

La qualità dell’istruzione e dei servizi ad essa collegati, un ambiente favorevole e

accogliente, comunità educative che creino le condizioni affinchè l’interazione fra le

culture sia motore di civiltà, sono la misura della capacità di una amministrazione di

progettare il futuro.

L’Istruzione è pubblica e libera in ogni suo grado: nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie,

l’Amministrazione deve vigilare affinchè l’Ufficio Scolastico Regionale e il Ministero

garantiscano servizi di qualità; per quanto di sua competenza l’Amministrazione rispetterà i

diritti dei lavoratori del settore e applicherà criteri di chiamata che garantiscano il rispetto delle

graduatorie e la continuità didattica.

Sicurezza degli edifici scolastici Anche in questo ambito l’Amministrazione deve vigilare

affinchè le altre istituzioni applichino il rispetto degli standard di qualità e, per ciò che rientra

nelle proprie competenze, garantire la sicurezza. È indispensabile prevedere un piano

quinquennale di interventi di messa in sicurezza e prevenzione incendi.

Insuccesso scolastico La tendenza è in aumento nelle scuole medie e superiori, con un

conseguente calo delle iscrizioni all’Università, questo è il segnale drammatico di una Società in

pericoloso regresso. E’ nostro dovere, per quanto di nostra competenza, favorire condizioni di

vita quanto più possibile serene per le famiglie e per i ragazzi e fare di tutto per invertire questa

tendenza.

Piani di Offerta Formativa Insegnare e promuovere l’Arte, la Musica e la Cultura a partire dalle

scuole dell’infanzia e dai percorsi formativi promossi dal Comune.

Università L’Amministrazione deve creare sinergie con i Centri di Ricerca, fornire servizi, farne

conoscere l’attività e strutturare progetti che includano i percorsi formativi nelle proprie attività.

8 – COMUNE E LEGALITA’

Il Comune è il luogo dei cittadini, il luogo dove si deve poter andare senza sentirsi

estranei o “ospiti” indesiderati, un luogo dove le cose difficile diventano facili, perchè la

macchina amministrativa funziona e coloro che vi lavorano possono mettere a

disposizione di tutti le proprie competenze e funzioni. Un luogo dove la parola equità è il

metro delle decisioni.

Seminare legalità in ogni aspetto della vita pubblica sarà una traccia costante della nostra

amministrazione: la promuoveremo negli atti della pubblica amministrazione e su tutto

il territorio comunale, con la partecipazione attiva, con la cultura della cittadinanza e con

progetti di formazione nelle scuole.

Organizzazione La macchina comunale ha bisogno di cambiare: questo è possibile se la si

conosce a fondo, se si instaura un rapporto di collaborazione con i dipendenti. Primo atto della

nostra amministrazione sarà quello di riunire i dipendenti per ciascuna direzione, definire e

condividere le azioni già in cantiere per renderle operative, mettere in calendario in breve tempo

le azioni facilmente realizzabili e programmare gli interventi nel lungo periodo.

Si può realizzare un consistente risparmio sui dirigenti nominati: faremo un’analisi sulle reali

necessità e agiremo di conseguenza, valorizzando risorse e competenze interne al Comune.

Gli atti e il bilancio devono essere facilmente consultabili on line da tutti, in tempo reale, sia per

ciò che riguarda il Comune, ma anche per le Società Partecipate.

Task Force Fondi Europei E’ nostra intenzione creare una task force composta da personale

interno al Comune che si occupi di reperire ed attrarre fondi europei: si creano così occasioni di

contatto con altre Città italiane ed europee, con la possibilità di realizzare progetti anche molto

ambiziosi.

Task Force Appalti La logica del massimo ribasso d’asta sull’offerta economica per quanto

riguarda gli appalti sacrifica gli aspetti qualitativi del servizio e penalizza in maniera

inaccettabile le condizioni occupazionali e quindi deve essere modificata.

Nell’immediato costituiremo una task force composta da tecnici interni all’Amministrazione

comunale che verificherà da un lato la qualità del servizio fornito agli utenti e dall’altro il

rispetto dei diritti dei lavoratori.

Questa procedura sarà applicata anche alle strutture convenzionate che ricevono contributi dal

Comune (centri diurni, RSA, centri per giovani disagiati semiresidenziali e residenziali, centri

giovani, centri incontri e le altre strutture assimilate) e verso i soggetti di diritto privato ma

collegati all’Amministrazione che svolgono attività e offrono servizi a nome e per conto della

collettività, quali l’ASP Montedomini.

Il contributo di associazioni e organizzazioni di volontariato è di grande rilevanza e deve essere

quindi valorizzato, ma deve essere limitato a quei servizi che non risultano avere rilevanza

economica.

Le Consulte sono una risorsa importante sia nella raccolta di proposte e bisogni che

nell’elaborazione delle azioni: è quindi importante rafforzare quelle già esistenti, o crearne di

nuove che, su vari temi, includano singoli o associazioni, dalla Cultura, ai Diritti del Lavoro, alle

scelte infrastrutturali e urbanistiche, all’Ambiente e gli Animali, ai Diritti Civili, la Parità di

Genere e la Laicità.

Quartieri E’ necessario ridare importanza ai quartieri e alla loro funzione di contatto coi cittadini.

Una città che dà valore alle persone ed alla loro rappresentanza, in tutte le sue forme, valorizza il

ruolo delle assemblee elettive, dal consiglio Comunale ai consigli circoscrizionali, ridisegna i

quartieri quali organi di decentramento, da ripensare in un ottica di città metropolitana. La

Firenze dove ci piace vivere è un “organismo” vivente: una città pluricentrica dove è semplice

muoversi: per questo ha bisogno di linee brevi che si collegano con la tramvia e con i punti di

principali di interesse nei quartieri. I quartieri possono diventare una sorta di “casa del cittadino”,

punti di riferimento nei rapporti con le istituzioni e nella realizzazione di progetti e iniziative

autonome.

Solo e soltanto governare Firenze. Dare il buon esempio: questo è quello per cui siamo pagati ed

è quello che dobbiamo fare.

Legalità è rispetto delle regole e deve essere un valore sentito da tutti, non un’imposizione

dall’alto.

Seminare legalità in ogni aspetto della vita pubblica sarà una traccia costante della nostra

amministrazione: la promuoveremo negli atti della pubblica amministrazione e su tutto il

territorio comunale, con la partecipazione attiva, con la cultura della cittadinanza e con progetti

di formazione nelle scuole.

Vigileremo affinchè nei luoghi di lavoro le regole di sicurezza e di rispetto dei diritti dei

lavoratori siano un criterio di valutazione irrinunciabile.

Faremo tutto quello che è in nostro potere per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata

negli appalti e nella vita economica della città.

Realizzeremo uno strumento di informazione (cartaceo o elettronico) del Comune destinato ai

cittadini ed aperto al contributo di tutti i gruppi consiliari, come garanzia di uno spazio di

discussione politica pubblico e paritario.

Adotteremo con voto formale il “Codice Europeo di comportamento” approvato dal Congresso

dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, che interviene sui temi delle campagne

elettorali, dei conflitti d’interessi, del clientelismo, del cumulo delle cariche e della corruzione.

Il presente programma è stato il prodotto dei contributi pervenuti dalle tre liste, dai candidati e

dalle candidate, da simpatizzanti, associazioni, comitati e sostenitori che in queste settimane

hanno voluto contribuire alla stesura di una proposta di governo per la Città di Firenze.

Anche nelle prossime settimane fino al giorno delle elezioni ci impegniamo a stimolare,

raccogliere ed integrare questo testo e per questo il programma della coalizione ‘Firenze riparte a

Sinistra’ e il progetto politico ad esso collegato è in continua evoluzione e aperto al contributo di

tutte e tutti coloro che credono che si possa portare Firenze a Sinistra.

Candidati della lista di Rifondazione Comunista Sinistra Unita – Lavoro e diritti

Dmitrij Palagi (Vilnius (URSS) 02/12/1988): Passato dal volontariato alla politica nel 2004, convinto che fosse necessario rimuovere le cause delle diseguaglianze, in Rifondazione dal 2006. Laurea in filosofia e adesso, sono adesso apprendista presso la storica associazione ancora In Marcia, mentre continuo con la laurea magistrale.

Daniella Dominica Vangieri (Huntington New York (USA) 1/11/1962): Iscritta a Rifondazione Comunista dal 1994. Mi occupo da moltissimi anni di sanità e sociale: ho sempre lottato per una sanità pubblica e universale, la difesa dei diritti della persona e del lavoro, la tutela della salute e dell’ambiente. Oltre che alla politica, sono appassionata di musica jazz e cinema della scuola francese.

Maria Grazia Campus (Cagliari 02/01/1966): Laureata in Lettere e Master in Bioetica. Naturopata dal momento che il mio interesse principale è rivolto alla salute. Iscritta ai Verdi fino al 2011, oggi è la referente della segreteria dell’Assessora alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Toscana.

È direttrice de LeMusiQuorum, coro al femminile fondato nel 2011 e trasversale a tutta la sinistra.

Paolo Malavasi (Bagno a Ripoli 16/09/1984): Lavoratore in appalto e delegato sindacale. Musicista per hobby, suona nella banda popolare di strada I fiati sprecati. La sua candidatura è stata indicata dall’associazione culturale Il Melograno.

Diletta Gasparo (Firenze 10/03/1989): Laureata in Scienze Politiche, sto continuando la mia carriera universitaria con la magistrale in Relazioni Internazionali. Avvicinatami alla politica attraverso l’ANPI, mi sono iscritta al PRC nel 2010. Da sempre interessata a quello che avviene in giro per il mondo, grazie alla militanza ho modo di approfondire tematiche relative ai diritti umani e all’immigrazione.

Lorenzo Lupoli (Casalmaggiore (CR) 17/05/1984): 29 anni, laureato in Scienze politiche e Sociologia. Da 10 anni iscritto a Rifondazione (GC). Ho iniziato la mia attività politica nel 2001 in Emergency contro la guerra in Afghanistan. Negli anni mi sono occupato maggiormente di diritti civili, laicità e minoranze sociali. In particolare nel movimento Lgbti. Oggi sono uno studente e lavoratore precario.

Fabiola Vergamini (Castelnuovo di Garfagnana (LU) 18/06/1962): Lavoro per la Coopeservice, ditta in subappalto che si occupa di pulizie presso il Meyer a Firenze. Sono delegata sindacale per la CGIL. Ho accettato di candidarmi per dare voce ai lavoratori che come me, lavorando in subappalto, vedono i propri diritti cancellati sempre più.

Luca Ragazzo (Firenze 26/05/1977): Laureato in Scienze Politiche, musicista professionista, responsabile di organizzazione di eventi; una figlia di due anni con l’attuale compagna.

Valentina Adduci (Firenze 18/04/1976): Consulente legale presso un centro di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici, a Firenze; centro gestito da una cooperativa sociale. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, presso la cooperativa medesima. In passato si è occupata di carcere minorile e per adulti; di mediazione dei conflitti in ambito penale, sociale e penale minorile. Madre di due bambini.

Alessandro Sansone (Firenze 27/10/1962): Lavoro come direttore di una piccola cooperativa sociale. Mi occupo da sempre di questioni sociali e sanitarie; faccio politica dall’adolescenza militando prima in DP e poi nel PRC. Sono stato dal 1995 al 1999 vicepresidente del Q1, sono molto impegnato nella Chiesa Valdese a livello nazionale, specialmente sulle questioni sociali.

Tatiana Saltarello (Firenze 08/09/1970): Dal 2001 educatrice di comunità educativa per minori. Dal 2000, progettista, regista ed educatrice di teatro sociale nelle scuole pubbliche e in progetti educativi per minori e adulti italiani e stranieri.

Duccio Vignoli (Fiesole 7/11/1985): Lavoro in una cooperativa sociale e sono delegato sindacale usb. La mia candidatura è una naturale evoluzione di un lavoro collettivo che, come operatori e educatori, portiamo avanti da alcuni anni per migliorare le nostre condizioni di lavoro e i servizi per l’utenza (anziani e diversamente abili) opponendoci con determinazione ai tagli selvaggi nel sociale.

Lorenzo Mossani (Firenze 18/08/1978): Sono un 35enne, mi occupo d’informazione. Definizione esatta: giornalista precario. Nonostante l’età mi piace sognare: avere una famiglia, un lavoro stabile e dei diritti oltre che dei doveri. Mi sono candidato per l’amore incondizionato che ho per Firenze e soprattutto per far capire che non si può accusare la sinistra di non aver fatto nulla: nonostante fossimo senza rappresentanza, le idee e le proposte non ci sono mai mancate. Ho un altro sogno: dopo il 25 maggio noi ci saremo.

Tatiana Schirinzi (Brindisi 6/10/1982): Vivo a Firenze da molti anni e lavoro come consulente freelance nel campo del web marketing. Mi interessano molto le problematiche legate al lavoro, alla sostenibilità dei modelli di consumo e alla vivibilità degli spazi urbani.

Antonio Mereu (Nuoro 17/01/1960): Sono venuto a Firenze per motivi di studio. Pur essendo oramai un fiorentino di adozione non ho mai interrotto i legami con la mia terra di origine. Ho fondato un gruppo di musica popolare sarda, Ammentos che in lingua sarda significa ricordi. Sono candidato nella lista del Prc, partito nel quale milito, per il Consiglio Comunale perché credo fortemente nei valori della solidarietà, giustizia ed equità sociale e dove la dignità della persona, senza alcuna differenza di genere sia al primo posto

Angela Mancuso (Torino 17/02/1957): Vivo a Firenze, dal 1974. Laureata in Giurisprudenza, lavoro alla Presidenza della Regione. Considero questa candidatura come l’estremo omaggio (sia pure formale) alla democrazia. Ho scelto il PRC perché apprezzo molto il cambiamento che sta vivendo, con la sua sfida di puntare sui giovani e sono sicura che darà un contributo decisivo a realizzare il sogno della mia vita: una sinistra unita a plurale.

Paolo Morelli (Milano 20/12/1973): Insegno economia e diritto del lavoro in vari Istituti di Formazione Professionale per aiutare i giovani ad inserirsi in un mondo del lavoro che offre sempre meno opportunità. Voglio impegnarmi politicamente perché le opportunità di ottenere un lavoro dignitoso possano moltiplicarsi per tutti. La disoccupazione è una malattia sociale che va debellata.

Giada Funghi (Firenze 5/10/1992): Studentessa di chimica all’Università di Firenze. Nel tempo libero studio tedesco al CLA e sono iscritta al CUS. Ex segretario del circolo del PRC Peppino Impastato, seguo la politica da quando ero al liceo. Sono una ventenne che, insieme a tanti altri, si scontra quotidianamente con la difficoltà di trovare un lavoro in questo Paese.

Giovanna Nicotra (Firenze 13/01/1972): Sono una piccola commerciante fiorentina ed ho un negozio di erboristeria nel mercato centrale di San Lorenzo. Grazie al mio lavoro ho modo d’ascoltare il malcontento e disagi di chi Firenze la vive davvero e ci lavora. Da sempre interessata a tematiche ambientali, sono una sostenitrice del progetto Alter Piano No Inceneritori.

Antonello Dassié (Torino 05/12/1960): Impiegato Agile -Ex Eutelia, attualmente sono in cig in deroga(nazionale) da dicembre senza riscuotere 1 euro. Ho accettato di candidarmi per questa lista perché sempre il partito della Rifondazione comunista si interessa con semplicità ma con grande determinazioni a tutte le problematiche del lavoro ed è un partito come previsto dalla Nostra Costituzione oggi tanto OFFESA , che a differenza di altri che fanno liste e listarelle personalistiche da la possibilità a comuni cittadini come me di partecipare attivamente a momenti importanti di democrazia.

Carmen Di Martino (Salerno 4/11/1992): Sono studentessa di Economia e Commercio e lavoratrice part-time precaria. Sono iscritta a Rifondazione dal 2008 e faccio parte dell’associazione culturale Il Becco dalla sua nascita.

Antonio D’Auria (Castellamare di Stabia (NA) 03/02/1979): Ho 35 e sono un educatore. Una vita trascorsa nella scuola pubblica, in cui ho espresso la mia militanza: quella sindacale, da delegato dell’USB Pubblico Impiego e quella politica, con Rifondazione Comunista nella lotta contro lo sgretolamento della pubblica istruzione. Mi candido per portare la scuola e i temi del welfare pubblico in consiglio comunale.

Alidina Benedetta Marchettini (Firenze 17/08/1948): un impegno quarantennale nella scuola pubblica, attenta alle problematiche delle/degli adolescenti nativi e migranti, femminista, sindacalista, sensibile alle tematiche interculturali e ambientali.

Mario Noferini (Firenze 13/02/1957): Ho 57 anni e sono nato a Firenze. Dal 1986 faccio il libraio in una libreria di cui sono anche socio. Ho scelto di candidarmi con Rifondazione Comunista perché questo partito antifascista difende i più deboli e mantiene viva l’idea di una società più giusta.

Antonella Bozzi (Firenze 17/10/1962): Mamma di due bambini, ho fatto della partecipazione e della politica una scelta di vita: rappresentante nel Consiglio della scuola Media Poliziano, Da sempre impegnata nel rafforzare e proseguire l’esperienza delle case nel popolo del quartiere 5, oggi seguo principalmente il Progresso. Iscritta a Rifondazione dal momento della nascita del partito, sono molto impegnata nel progetto dei GAP, i Gruppi d’Acquisto Popolare.

Marco Chiari (Firenze 30/07/1960): laureato in giurisprudenza, sono insegnante dal 1990. Iscritto al PRC dal 1994, partito in cui milito ancora oggi, da anni porto avanti il progetto dei GAP (Gruppi d’Acquisto Popolare), strumento per combattere la crisi, promuovere il consumo a filiera corta e la socializzazione. Appassionato di storia, sono un fedele tifoso viola.

Paola Serasini (Pisa 14/04/1950): Docente di lettere nella scuola media dell’obbligo, RSU, oggi in pensione. Da sempre impegnata a sostegno della scuola pubblica contro i processi di aziendalizzazione, per la difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, nelle battaglie per i beni comuni, la salvaguardia del territorio e della cultura come risorsa e patrimonio da socializzare.

Vladimiro Barberio (Bari 29/05/1962): Attualmente e presidente Associazione Nazionale Italo Filippina Giustizia e Diritto e Vice Presidente Diritti e società Toscana Onuls, sono un attivista per i diritti umani.

Luca Vanni (Firenze 03/01/1976): Sono iscritto al PRC da 18 anni e mi interesso di trasporto di massa. Di mestiere sono Macchinista polifunzionale presso una impresa ferroviaria privata. Per la FILT-CGIL di Spezia sono Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori.

Manuela Ciriello (Firenze 30/01/1963): Lavoro presso la Regione Toscana dal 2000, sono iscritta a Rifondazione Comunista dal 2002 e alla CGIL. Divorziata e mamma di tre figli, sono allenatore di baseball.

Mi sono candidata per cercare di dare un contributo inerente all’esperienza maturata in tematiche sociali e di genere. Credo che le persone all’interno delle istituzioni abbiano il preciso dovere di accogliere e aiutare chiunque si rivolga loro, cercando di dare una risposta e un aiuto là dove necessiti.

Bernardo Fallani (Firenze 30712/1969): Iscritto al PRC dal 1998. Lavoro presso l’aeroporto di Firenze, dal 1993. Dal 1995 al 2004 Coordinatore RSA FILT/CGIL, dal 2009 al 2014 Capogruppo PRC/SE al Comune di Pelago. Disabile dal 1987, da sempre impegnato al rispetto dei diritti dei disabili e dei più deboli. Ho accettato la candidatura in questa lista per dare voce a chi non ha voce, per portare a Palazzo Vecchio le istanze dei dimenticati.

Pari Karamloui detta Farideh (Teheran 22/01/1957): Sono nata in Iran ma da anni sono cittadina italiana. Mamma di due figli, lavoro come counselor, in difesa dei diritti umani a livello globale. Sono un’attivista per i diritti delle donne e nel tempo libero canto nel coro de LeMusiquorum.

Maurizio Mazzariol (Milano 16/06/1948): Libero professionista e agricoltore biologico, da sempre impegnato sui temi della Sovranità Alimentare e del diritto del cittadino ad un cibo sano e sicuro. Ritengo che costruire una alleanza tra città e campagna circostante per la difesa di quel “Bene Comune” che è la nostra Terra.

Lorenzo Palandri (Firenze 07/02/1990): Sono uno studente laureando di Ingegneria Civile e mi interessano molto le problematiche ambientali e del dissesto idrogeologico del nostro territorio. Seguo in prima persona la politica universitaria da anni (sono stato eletto in Consiglio di Facoltà e adesso in quello del mio Corso di Laurea) e milito nel PRC da cinque anni.

Marta Manzuoli (Firenze 05/06/1992): Studentessa di Disegno Industriale all’Università di Firenze, iscritta a Rifondazione dal 2008 e sono membro dell’associazione culturale Il Becco. Appassionata di politica dal liceo, dove sono stata rappresentate di istituto, nel tempo libero mi piace guardare film splatter.

 

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